LA CAMPAGNA “METTIAMOCI IN GIOCO” A FAVORE DELL’ARTICOLO INSERITO NEL DECRETO DIGNITÀ
COMUNICATO STAMPA
Da anni la campagna “Mettiamoci in gioco” chiede con estrema chiarezza delle scelte radicali nel settore della pubblicità sul gioco d’azzardo e fino ad ora sono arrivate solo risposte parziali e limitate. L’articolo 8 del cosiddetto Decreto Dignità invece va esattamente nella direzione giusta e occorre procedere senza titubanze.
L’articolo prevede due cose che la campagna condivide da sempre: il divieto di “qualsiasi forma di pubblicità anche indiretta relativa a giochi o scommesse con vincite in denaro” e dal primo gennaio 2019 anche il divieto delle sponsorizzazioni. Sappiamo che molti ostacoleranno questa scelta per proteggere i propri business milionari con lo spauracchio di aumento di criminalità organizzata o di fallimento di squadre sportive, ma sappiamo anche che l’unico fallimento a cui andiamo incontro in caso contrario è quello di migliaia di famiglie italiane spinte a giocare d’azzardo seguendo il miraggio di facili vincite che cambiano la vita. Il gioco d’azzardo può creare dipendenza patologica, esattamente come il tabacco, ed è ora che venga trattato nello stesso modo con il divieto totale di pubblicità e sponsorizzazioni come indicato nel Decreto Dignità.
Aderiscono alla campagna Mettiamoci in gioco: Acli, Ada, Adusbef, Ali per Giocare, Anci, Anteas, Arci, Associazione Finetica, Associazione Orthos, Auser, Aupi, Avviso Pubblico, Azione Cattolica Italiana, Cgil, Cisl, Cnca, Commissione Giustizia e Pace dei Missionari Comboniani in Italia, Conagga, Ctg, Federazione Scs-Cnos/Salesiani per il sociale, Federconsumatori, FeDerSerD, Fict, Fitel, Fp Cgil, Gruppo Abele, InterCear, Ital Uil, Lega Consumatori, Libera, Scuola delle Buone Pratiche/Legautonomie-Terre di mezzo, Shaker-pensieri senza dimora, Uil, Uil Pensionati, Uisp.
Info:
Mariano Bottaccio – cell. 329 2928070