“UN PASSO AVANTI MA CHIEDIAMO DI PIÙ A GOVERNO E PARLAMENTO”
COMUNICATO STAMPA
“L’introduzione del divieto totale di pubblicità, diretta e indiretta, del gioco d’azzardo su tutti i media, e la possibilità di introdurre sanzioni economiche tali da rendere non conveniente ogni trasgressione, rappresenta un passo avanti su una materia nei confronti della quale, come campagna Mettiamoci in gioco, stiamo da tempo spronando il Parlamento e il governo ad agire”. Questa l’opinione di Don Armando Zappolini sulla proposta di legge sul gioco d’azzardo presentata questa mattina alla Camera dei deputati per iniziativa dell’Intergruppo parlamentare contro l’azzardo che, come già avviene per i derivati del tabacco, introduce il divieto totale e assoluto di pubblicità del gioco d’azzardo. Il portavoce della campagna Mettiamoci in gioco, ha espresso un giudizio positivo sul testo di legge presentato questa mattina anche per la chiarezza e la praticità del documento che sta permettendo di raccogliere vaste adesioni e consensi che lasciano immaginare una sua rapida calendarizzazione e un voto in Aula già dopo l’estate.
Zappolini però, pur elogiando l’iniziativa, pone l’accento sul pericolo rappresentato dal gioco d’azzardo sia in termini di infiltrazioni della criminalità che per il crescente rischio in termini sociali e non manca di ribadire che il testo presentato punta ad un obiettivo minimo. A questo proposito ricorda che la Campagna di cui è portavoce ha lanciato lo scorso aprile, insieme ad altre associazioni rappresentative del settore, un appello con delle proposte concrete: “ Oltre al divieto di pubblicità abbiamo chiesto a governo e Parlamento di operare in altri tre campi: riconoscendo agli enti locali la piena sovranità nella ulteriore limitazione dell’offerta dell’azzardo sul proprio territorio e salvaguardando in questo modo il patrimonio di normative che regioni e comuni sono riusciti ad elaborare autonomamente nonostante una legislazione statale omissiva e incompleta; avviando una moratoria delle concessioni in materia d’azzardo fino al riordino generale della materia; indicando lo stato come attore unico nel farsi carico direttamente della cura delle persone vittime della patologia indotta dell’azzardo.”
“Chiediamo con forza che il Governo e il Parlamento ci diano delle risposte – ha concluso – e che l’Italia rinunci alla politica dell’azzardo!”
Info: Ufficio Stampa
Campagna Mettiamoci in gioco